Scuola Infanzia

La scuola dell’infanzia fa parte del Sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita ai sei anni ed è il primo gradino del percorso di istruzione, ha durata triennale, non è obbligatoria ed è aperta a tutte le bambine e i bambini di età compresa fra i tre e i cinque anni.

Percorso di studio

Scuola Infanzia

Struttura didattica

Scuola

Cos'è

La scuola dell’infanzia concorre all’educazione e allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale, religioso e sociale dei bambini promuovendone le potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento e mira ad assicurare un’effettiva uguaglianza delle opportunità educative. Nel rispetto del ruolo educativo dei genitori, contribuisce alla formazione integrale dei bambini e, nella sua autonomia e unitarietà didattica e pedagogica, realizza la continuità educativa con il nido e con la scuola primaria.

La scuola dell’Infanzia fa parte del Sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita ai sei anni ed è il primo gradino del percorso di istruzione, ha durata triennale, non è obbligatoria ed è aperta a tutte le bambine e i bambini di età compresa fra i tre e i cinque anni.

A cosa serve

Percorso propedeutico all'iscrizione alla Scuola Primaria.

Come si fa

Per iscrivere il proprio figlio alla scuola dell'infanzia è necessario rivolgersi all'Ufficio di Segreteria, essendo l'iscrizione in modalità cartacea.

Programma

A – MOTIVAZIONI PEDAGOGICHE E FINALITÀ EDUCATIVE


Il Piano dell’Offerta Formativa delle nostre scuole dell’Infanzia – “Quadrifoglio” di Madonna di Tirano e “Coccinella” di Sernio – in continuità con la posizione dell’Istituto Comprensivo di Tirano e coerentemente con le Indicazioni Nazionali, nasce come risposta ai bisogni dell’utenza e rende espliciti i riferimenti teorici, le linee operative e gli interventi progettuali e organizzativi finalizzati al benessere e allo sviluppo sociale e intellettuale dei bambini che la frequentano.  La nostra scuola si organizza come ambiente educativo, di crescita e di apprendimento in un clima positivo e di collaborazione con le famiglie; il bambino è considerato “un soggetto attivo, impegnato in un processo di continua interazione con i pari, gli adulti, l’ambiente e la cultura”.

Così come delineato nelle Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 la scuola dell’infanzia si rivolge a tutti i bambini dai 3 ai 6 anni di età (possono essere iscritti alla scuola dell'infanzia anche le bambine e i bambini anticipatari che compiono tre anni di età entro il 30 aprile dell'anno scolastico di riferimento) ed è la risposta al loro diritto all’educazione e cura. Per ogni bambino o bambina la scuola dell’infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e l’avviamento alla cittadinanza.

Le insegnanti nel loro fare si ispirano ai modelli pedagogici che vedono nel bambino un “soggetto attivo, costruttore della propria conoscenza” inserito nella realtà sociale che lo circonda (Montessori, Agazzi, Piaget, Vygotskij, Bruner, Rogers). Il processo di crescita è visto in ottica intersoggettiva in quanto si sviluppa “in relazione”, coerentemente con le teorie interattivo-costruttiviste. Inserito nel contesto sociale, il bambino è considerato, inoltre, attivo mediatore ed elaboratore delle sollecitazioni esterne ed interne, e soggetto in grado di evolvere e modificarsi (Feuerstein).

I bambini, veri protagonisti della scuola, sono attivi, amano costruire, giocare, comunicare e fin dalla nascita intraprendono una ricerca di senso che li sollecita a indagare la realtà, arrivano a scuola con un bagaglio di conoscenze e competenze apprese nell’ambiente di vita. La scuola ha il compito di sostenerli nel loro sviluppo permettendo loro di sperimentare diversi linguaggi, scoprire grazie al confronto e al dialogo l’esistenza di diversi punti di vista, supportarli nell’osservazione del mondo circostante e nell’elaborazione delle prime ipotesi sui fenomeni naturali, sul linguaggio e sui diversi sistemi simbolici.

Per fare ciò la nostra scuola accoglie gli alunni in sezioni eterogenee per età e progetta momenti di attività in gruppi omogenei, i criteri sono scelti e pensati dal corpo docente al fine di garantire il benessere di ognuno. Le potenzialità e disponibilità di ogni bambino possono essere sviluppate e evolvere in modo armonioso in ragione dell’impegno professionale delle insegnanti, della collaborazione con le famiglie, dell’organizzazione e delle risorse disponibili per costruire contesti di apprendimento ricchi e significativi.

Al fine di promuovere uno sviluppo organico la professionalità delle insegnanti nasce dalla combinazione di competenze personali, culturali e formative e ha fondamento nelle principali teorie pedagogiche e si ispira a criteri quali:

  • l’ascolto attivo ed empatico;
  • l’interazione partecipata e la mediazione comunicativa;
  • l’osservazione sistematica e non;
  • l’uso strategico dell’innato bisogno di conoscenza in linea di continuità con la realtà familiare e sociale, nel rispetto del livello di sviluppo e degli apprendimenti precedenti e altresì delle difficoltà, prevedendo ove necessario opportuni adeguamenti dell'attività ed interventi personalizzati ed individualizzati.

 B – CLIMA RELAZIONALE

Il gruppo di riferimento è stabile con la presenza di due insegnanti per ciascuna sezione, cui si aggiungono insegnanti di sostegno e assistenti educative laddove ve ne sia necessità. I docenti si interfacciano periodicamente in incontri di confronto e progettazione, oltre ad incontrare periodicamente il dirigente scolastico e i rappresentanti dei genitori.

Nei plessi di scuola dell’infanzia sono presenti anche collaboratori scolastici, riferimenti sui quali il bambino converge attenzioni relazionali che veicolano comunque comunicazioni con contenuto educativo.

Per agevolare il distacco dalla famiglia e per favorire l’approccio con il nuovo ambiente, si favorirà un clima relazionale positivo e rilassante, al fine di promuovere le interazioni sociali tra i bambini e tra gli adulti e i bambini. L’interazione insegnante – bambino è improntata a gentilezza, affetto, accoglienza, ascolto e rilancio della comunicazione verbale e non verbale, e attenzione alle esigenze di ogni singolo bambino.


C – ALLESTIMENTO DEGLI SPAZI CON ARREDI; MATERIALI E STRUTTURE INTERNE ED ESTERNE, IN GRADO DI QUALIFICARE L’AMBIENTE EDUCATIVO


L’apprendimento avviene attraverso l’esperienza, l’esplorazione, i rapporti tra i bambini, con la natura, gli oggetti, l’arte, il territorio e le sue tradizioni, attraverso la rielaborazione individuale e collettiva delle esperienze e attraverso attività ludiche. Per questo motivo lo spazio si adatta e si modifica per rispondere alle esigenze di scoperta e di gioco dei bambini grazie alle quali esprimono, raccontano, interpretano e combinano in modo creativo i vissuti individuali e sociali.

Lo spazio della nostra scuola, ampio e rinnovato, è pensato per essere accogliente e curato: parla dei bambini, del loro valore, dei loro bisogni (di gioco, di movimento, di espressione, di intimità e di socialità).

Riveste importanza fondamentale anche l’allestimento degli spazi delle sezioni, che è generalmente improntato alla creazione di diversi “luoghi” preposti allo svolgimento di specifiche attività, come ad esempio: spazi per i laboratori, atelier per le attività creative, angoli per il gioco. Nell’ambito delle molteplici attività si utilizzano vari sussidi didattici e materiali di diversa natura (strutturati e non). Partendo da attività ludiche di osservazione, manipolazione e rielaborazione i bambini saranno guidati negli apprendimenti rispettando i tempi e i ritmi di ciascuno.

L’edificio scolastico attualmente è provvisto di:

  • spazi interni ed esterni;
  • arredi adeguati all’età di riferimento;
  • angoli definiti in ogni sezione (gioco simbolico, lettura, attività manipolative…);
  • giochi di vario materiale di uso didattico;
  • servizi igienici;
  • servizio mensa


D – ARTICOLAZIONE DELLA GIORNATA EDUCATIVA E ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO QUOTIDIANO

 Se lo spazio concretamente si adatta, il tempo nella nostra scuola, pur nella sua flessibilità, mantiene una costante e ordinata sequenza routinaria configurandosi come “punto di riferimento”. La prevedibilità delle routine elimina il bisogno di ridefinire una situazione e permette al bambino di sentirsi padrone di sé, consapevole e responsabile delle attività che sperimenta e nelle quali si esercita.

La scuola dell’infanzia Quadrifoglio funziona dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 16.30, con la possibilità di prolungamento d’orario fino alle 17.30 con un numero minimo di iscritti e la risorsa di organico potenziato. Sono previste cinque sezioni di massimo 26/27 bambini.

La scuola dell’infanzia Coccinella funziona dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 16.00.  E' prevista una monosezione di massimo 26/27 bambini.

Si prevede la seguente strutturazione della giornata:

  • 7.30-9.00 accoglienza, gioco spontaneo (8.00-9.00 per Scuola Infanzia Coccinella)
  • 9.30-10.15 routine (appello, calendario…), conversazioni in circle time, merenda
  • 10.15-11.30 attività cognitive, laboratori…
  • 11.30-12.45 igiene personale, pranzo, convivialità
  • 12.45-14.00 (13.15-13.45 uscita intermedia) gioco spontaneo
  • 14.00-15.45 attività cognitive, laboratori…
  • 15.45-16.30 giochi comunitari, uscita (15.30-16.00 per Scuoa Infanzia Coccinella)
  • 16.30-17.30 ora aggiuntiva di prolungato (solo per Scuola Infanzia Quadrifoglio).

L’orario delle insegnanti è strutturato per avere la compresenza quotidiana di due docenti per sezione durante le ore centrali della giornata, in modo da poter svolgere attività laboratoriali in sezione o in gruppi di livello, con corresponsabilità dei docenti.

Saranno favoriti, attraverso la mediazione didattica e la regia dell’insegnante:

  • attività motorie;
  • attività grafico-pittoriche e manipolative;
  • attività legate all’ambito linguistico
  • attività legate all’ambito logico-matematico e scientifico;
  • attività legate all’ambito musicale;
  • educazione ambientale e alimentare; promozione della conoscenza dei diritti dell’infanzia;
  • religione/attività alternative;
  • attività di potenziamento linguistico per i bambini non italofoni o con particolari fragilità.

Le attività di carattere interculturale coinvolgono l’intero curricolo e sono validi momenti di sensibilizzazione e di conoscenza dei diritti di tutti i bambini del mondo ai fini della loro promozione, partecipazione, protezione.

Le normali attività curricolari, inoltre, vengono arricchite e ampliate con uscite e visite didattiche, finalizzate alla scoperta e alla conoscenza dell’ambiente in cui si vive. È altresì prevista l’organizzazione di feste in momenti significativi dell’anno scolastico, ad esempio in occasione delle festività, della chiusura dell’anno o dell’adesione a progetti specifici.

 

E – OFFERTA FORMATIVA

 La scuola dell’infanzia  offre, durante l’intero anno scolastico, una serie di progetti che mirano a promuovere e rendere significativo il percorso di crescita di ogni bambino.

  • Progetto annuale di plesso e sezione.
  • Progetto accoglienza.
  • Progetti specifici per gruppi di età.
  • Progetto di Insegnamento Religione Cattolica e progetto di alternativa all’IRC.
  • Progetto biblioteca.
  • Progetto inglese.
  • Progetto logopedia.
  • Progetto psicomotricità.
  • Progetto continuità.

Il curricolo nella scuola dell'infanzia è organizzato in cinque campi di esperienza che servono a guidare la crescita e lo sviluppo del bambino e i cui traguardi sono esplicitati. Quando si parla di campi di esperienza si fa riferimento a:

  • Il sé e l’altro
  • Il corpo e il movimento
  • Immagini, suoni e colori
  • I discorsi e le parole
  • La conoscenza del mondo

La progettualità delle insegnanti è fondata sui campi di esperienza ed ha come obiettivo il raggiungimento dei traguardi per lo sviluppo delle competenze, così come delineati in normativa. In aggiunta le insegnanti, nella riflessione progettuale, tengono in considerazione le competenze chiavi europee così come delineate nelle Raccomandazioni del Consiglio europeo per l’apprendimento permanente (2018).

F - RAPPORTI CON LE FAMIGLIE (colloqui, incontri, iniziative)

 La continuità scuola-famiglia è un  fattore indispensabile di promozione del benessere del bambini/a e di apporto educativo e formativo per il raggiungimento delle finalità educative; la collaborazione scuola-famiglia prende forma attraverso un’attenzione specifica all’interrelazione tra famiglia e scuola che si declina in diversi momenti e luoghi:

  • nel quotidiano attraverso una comunicazione efficace con la famiglia sia nel momento del momento dell’accoglienza che alla consegna del bambino;
  • durante l’anno mediante momenti di colloquio individuale con le famiglie (assemblee, incontri di sezione, incontri a tema con esperti, uscite sul territorio e/o feste programmate dalla scuola.
  • adottando strumenti di lavoro semplici ed immediati (griglie di osservazione/valutazione).


Sono previste giornate di “scuola aperta” durante le quali i genitori dei bambini intenzionati a frequentare la scuola dell’infanzia l’anno successivo potranno visitare la scuola nel suo agire quotidiano.

Durante l’anno potranno essere organizzate, anche in collaborazione con i rappresentanti dei genitori, feste e momenti di vita scolastica socializzanti per attuare la partecipazione attiva, la cooperazione e la collaborazione con le famiglie.


G – SISTEMA INTERNO DI MONITORAGGIO, VERIFICA E VALUTAZIONE

Si valuta mediante:

  • osservazione occasionale e sistematica dei bambini nel contesto scolastico.
  • griglie per la rilevazione dei traguardi di sviluppo predisposte a valutare la funzionalità del metodo adottato e l’incidenza dell’azione educativa.



H – CONTINUITÀ EDUCATIVA VERTICALE

Si ritiene fondamentale valorizzare la continuità educativa tra scuola dell’infanzia e scuola primaria attraverso percorsi , scambi di saperi e metodologie tra insegnanti di scuola dell’infanzia e scuola primaria al fine di promuovere un buon passaggio dei bambini e delle loro famiglie da un grado di scuola all’altro.

Email

soic81800g@istruzione.it

Telefono

0342 701138